lunedì 27 luglio 2009

In nome dei lavoratori (nona puntata)

La mossa speciale non andrebbe utilizzata se non in casi estremi e con uomini che - dopo - difficilmente rimarranno amici. L'ho adoperata una volta con un tizio, un perfetto sconosciuto mezzo matto, che aveva deciso che gli piacevo molto mentre camminavo da sola su una strada non molto frequentata alle tre di un pomeriggio estivo.

Stavolta è diverso. Calcolo quanto mi costerà sul lavoro non poter parlare più con il grande Sindacalista. Mi costerà un bel po' però non sopporto le sue mani, la foga, la sicurezza. Nemmeno per un istante ha pensato di poter non essere desiderato. Si è lanciato su di me, convinto di essere ricambiato.

Il calcio gli arriva mentre è andato già abbastanza avanti nella sua opera di svestizione della giornalista invitata per una chiacchierata non ufficiale. Non è un calcio molto violento, vorrei non dover chiamare il Pronto Soccorso e passare anche per quella che ci stava nelle ricostruzioni dei sanitari. Il colpo però è sufficiente per fermarlo.

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